Lifting facciale
DEGENZA |
TIPO ANESTESIA |
RITORNO AL SOCIALE |
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Una notte di degenza o Day Surgery |
Generale o Locale con sedazione |
1 - 2 Settimane |
Gli effetti dell'invecchiamento cutaneo e dell'esposizione prolungata al sole si riflettono in modo più o meno evidente sul viso e sono responsabili delle rughe geniene ai lati della bocca, delle pieghe cutanee a livello della mandibola, della caduta e del rilassamento dei tessuti del volto e del collo.
Grazie alle più moderne tecniche di lifting facciale, chiamato tecnicamente ritidectomia, è possibile:
- eliminare l'eccesso cutaneo,
-sollevare e ridistribuire nella sede originaria giovanile il tessuto adiposo
-rimettere in tensione i tessuti muscolari sottostanti.
L'azione del chirurgo, nella maggior parte dei casi, non è più limitata alla pelle, come tradizionalmente avveniva anni fa, ma è estesa anche in profondità ottenendo un risultato più naturale, giovanile e duraturo.
Il risultato è più naturale in quanto agendo anche sul tessuto adiposo e soprattutto sul tessuto fasciomuscolare è possibile evitare di mettere un'eccessiva tensione sulla pelle, più giovanile e duraturo in quanto l'azione sul piano fasciomuscolare consente di rimettere nella sede originaria i tessuti caduti in modo più stabile, evitando grazie a questi accorgimenti, quei volti stirati e finti tipici di molti lifting del passato.
Il lifting può:
- essere limitato (minilifting) ad alcune zone come quella temporale, zigomatico-geniena o del collo,
- essere esteso a tutto il volto ed al collo (lifting cervicofacciale),
- essere associato sempre più frequentemente al lipofilling (vedi il capitolo specifico) allo scopo di sollevare zigomi svuotati, ridurre i solchi naso genieni ed ovalizzare il viso con obiettivi di tipo volumizzante e/o rigenerativo a seconda dei casi.
- essere associato ad altri interventi quali la blefaroplastica, la dermabrasione delle labbra e del mento, un trattamento laser o l'integrazione dello scheletro facciale soprattutto a livello degli zigomi.
Qual'è la migliore età per sottoporsi ad un intervento di lifting?
Trova le migliori indicazioni fra i 40 e i 70 anni.
La visita preoperatoria è fondamentale:
- per valutare il caso specifico e decidere se può essere sufficiente un minilifting, oppure se è necessario realizzare un lifting cervicofacciale completo eventualmente associato ad altre procedure
- studiare con attenzione lo stato della cute e dei muscoli sottostanti e la distribuzione del grasso sottocutaneo.
- per raccogliere le informazioni relative a eventuali malattie concomitanti,
- per conoscere le abitudini di vita con particolare riferimento al fumo che deve essere sospeso almeno 20 - 30 giorni prima dell'intervento. Ugualmente importante è anche sapere l'attività lavorativa svolta
- per evidenziare i possibili risultati nel caso specifico e concordare sulle aspettative riposte nell'intervento
- per approfondire le conoscenze sull'intervento e chiarire i possibili dubbi.
Solo così è possibile personalizzare l'intervento, scegliendo la tecnica più opportuna per raggiungere il miglior risultato.
Vengono prescritti, gli esami preoperatori di routine. Eventuali altri esami possono essere prescritti in relazione a patologie concomitanti.
L'intervento chirurgico può essere realizzato in anestesia locale con sedazione nei casi meno estesi, mentre richiede più opportunamente un'anestesia generale nei casi di lifting cervicofacciale completo. La sede e l'estensione delle incisioni varia a seconda dei casi. Nei casi di lifting completo le incisioni iniziano nel cuoio capelluto all'altezza della tempia, proseguono verso il basso subito al davanti dell'orecchio e terminano girando al di dietro del padiglione auricolare. In caso di minilifting, le incisioni possono essere limitate alla regione temporale o a quella preauricolare. Se invece deve essere trattato in modo completo anche il collo, è necessario associare una piccola incisione sotto al mento.
La cute viene separata dai tessuti sottostanti, i muscoli trazionati e riposizionati, il grasso sottocutaneo ridistribuito ed in parte asportato, la cute in eccesso opportunamente rimossa. Nei casi estesi vengono inseriti dei drenaggi che vengono rimossi dopo 24-48 ore.
A seconda del tipo di lifting necessario e del singolo caso, l'intervento può durare fra le due e le quattro ore.
Il minilifting può essere realizzato in regime di day-surgery, mentre il lifting cervicofacciale completo richiede più opportunamente nella maggior parte dei casi un ricovero di 24 ore.
Il dolore postoperatorio non è particolarmente significativo ed è ben controllato dagli analgesici. La medicazione compressiva viene rinnovata dopo 24-48 ore e sostituita con un bendaggio più leggero per altri due giorni. I punti vengono rimossi fra la 5° e la 15° giornata postoperatoria.
E' inevitabile un edema postoperatorio che dura da 7 a 20 giorni a seconda del singolo paziente e dell'estensione dell'intervento. Ematomi ed ecchimosi sono evidenti nei primi giorni , ma possono essere camuffati da opportuni schermanti già dopo una settimana. In alcune aree può persistere per alcuni mesi un indurimento dei tessuti sottocutanei che si risolve spontaneamente.
La vita sociale e lavorativa può essere ripresa nei casi più favorevoli dopo una settimana, anche se nella maggior parte dei casi è necessario programmare un'assenza per circa15-20 giorni.
Una certa insensibilità della cute è presente per alcune settimane, anche se a livello del padiglione auricolare può protrarsi per parecchi mesi.
L'esposizione diretta al sole è da evitare per almeno un mese e nei sei mesi successivi è consentita con creme protettive.
Le cicatrici divengono normalmente impercettibili in poco tempo.
Il risultato definitivo è apprezzabile dopo uno o due mesi e generalmente consiste in un ringiovanimento "naturale" di circa otto- dieci anni.
I costi dell'intervento di lifting facciale variano in relazione al caso specifico e all'eventuale associazione di altre procedure di ringiovanimento come la blefaroplastica, il lipofilling, il lifting del collo. Questo implica interventi di diversa durata e complessità con modalità organizzative e di esecuzione dell'intervento anche piuttosto differenti.
In ogni caso, i costi comprendono:
- gli onorari dei medici (chirurghi e anestesista)
- le spese della sala operatoria e della struttura (variabili anche in relazione al tipo di struttura scelta: day surgery o casa di cura con degenza notturna).
In considerazione di tutte queste variabili, i costi possono essere molto differenti e un preventivo corretto viene fatto dopo la visita.
Le complicanze sono rare e possono essere legate all'insorgenza di ematomi che devono essere drenati se cospicui oppure a problemi di cicatrizzazione o di danno di alcuni rami del nervo facciale. La cicatrizzazione è certamente più scadente nei fumatori e può comportare piccole necrosi marginali degli apici dei lembi cutanei. Pur ponendo il chirurgo plastico la massima attenzione e cura alle suture, a volte possono presentarsi cicatrici ipertrofiche che necessitano trattamenti locali specifici ed eventualmente revisione chirurgica secondaria. Il risentimento del nervo facciale a livello del ramo marginale che provvede all'innervazione del labbro o del ramo frontale che consente il sollevamento della fronte e del sopracciglio è evento molto raro e destinato generalmente ad un recupero completo.
In ogni caso è necessario conoscere i rischi senza tuttavia sopravalutarli, avendo coscienza che qualsiasi intervento chirurgico può comportare alcuni inconvenienti.
Un chirurgo plastico competente ed esperto è in grado di ridurre al minimo i rischi e le complicanze e di gestire al meglio gli eventuali problemi.