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Specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
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IL RINGIOVANIMENTO DEL VOLTO: l'importanza dell'ovale del viso

 
 

Spesso il volto ha un aspetto stanco ed invecchiato semplicemente perché l'ovale del viso non è più definito. La caduta dei tessuti molli a livello mandibolare con ridotto tono cutaneo del terzo inferiore del viso e la perdita dei volumi degli zigomi e delle guance possono essere i soli segni significativi d'invecchiamento.

 Filler e fili di sospensione possono avere buone indicazioni nei casi iniziali, ma hanno una durata limitata nel tempo.
 
Interventi chirurgici poco invasivi possono portare a miglioramenti naturali ed evidenti con una ripresa piuttosto rapida della normale vita sociale. Appartengono a questo gruppo di interventi il lifting del terzo inferiore del viso ed il lipofilling.

L'intervento chirurgico generalmente intimorisce: il termine "lifting" suscita perplessità e, di conseguenza, non viene considerato o posticipato dopo una certa età "quando davvero ne varrà la pena"; il lipofilling viene escluso a priori evidenziando quanti risultati caricaturali si vedono in televisione. La realtà è, però, molto diversa.

Con il termine "lifting" s'intendono interventi chirurgici differenti a seconda dei singoli casi.  Il minilifting del terzo inferiore del viso è una procedura veramente poco invasiva, che può essere effettuata in anestesia locale in regime ambulatoriale e consente di ottenere in modo efficace risultati più visibili e più duraturi rispetto alle altre procedure mediche, come, ad esempio, i fili, per la correzione dell'ovale del viso. Il decorso è piuttosto rapido con edema ed ecchimosi molto limitati e generalmente non comporta significative limitazioni nella vita sociale e lavorativa. Le cicatrici sono limitate alla regione preauricolare con minima estensione attorno al lobo dell'orecchio e sono assai poco visibili già dopo poco tempo.

Il lipofilling, cioè il trapianto del proprio tessuto adiposo, ha portato, ormai da alcuni anni, ad una vera rivoluzione nella chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. I formidabili risultati ottenuti nel trattamento delle cicatrici, degli esiti di ustioni e nelle sequele da radioterapia hanno determinato un impiego sempre maggiore anche in chirurgia estetica. Nel volto, il trapianto di tessuto adiposo (lipofilling) può essere utilizzato con diverse finalità: per il riempimento di zone come le guance e gli zigomi, con scopi volumizzanti che devono essere adattati dal chirurgo al singolo caso allo scopo di ripristinare l'aspetto originale del volto senza stravolgerlo, ma anche per finalità rigenerative per ringiovanire la pelle, migliorandone la qualità in particolare a livello delle guance e delle labbra, rendendola più brillante ed elastica grazie alla presenza nel tessuto adiposo di cellule staminali mesenchimali e fattori di crescita. Soprattutto i percorsi di trattamento del ringiovanimento del volto sono stati rivoluzionati dalle capacità rigenerative del tessuto adiposo, consentendo risultati assai più completi e duraturi rispetto ai tradizionali filler.
Lipofilling per volumizzare, lipofilling per rigenerare: la definizione "lipofilling" è la stessa, ma, pur trattandosi sempre di iniezioni del proprio tessuto adiposo, le tecniche di prelievo, di lavorazione e d'iniezione differiscono in modo significativo a seconda che l'obiettivo sia volumizzante o di tipo rigenerativo. L'opportuno mix di tecniche diverse consente risultati di ringiovanimento piacevoli e del tutto naturali. Anche questo trattamento può essere realizzato in anestesia locale eventualmente con modesta sedazione, non richiede ricovero; può comportare gonfiore ed ecchimosi per qualche giorno.

Per approfondimenti vai al capitolo lipofilling del viso