Quando le mammelle sono di grandi dimensioni, possono rappresentare un problema importante che condiziona la vita della donna. Il seno pesante può interferire con le normali attività lavorative o fisico-sportive, può causare problemi alla colonna cervicale o lombare, dolori alle spalle, eritemi ed ulcerazioni della cute della regione sottomammaria.
In questi casi l'intervento di mastoplastica riduttiva può essere di beneficio non solo dal punto di vista morfologico estetico ma anche funzionale. Queste considerazioni spiegano perché l'intervento di mastoplastica riduttiva venga richiesto e realizzato con sempre maggiore frequenza.
I casi di ipertrofia mammaria o gigantomastia possono presentarsi sia in donne giovani prima di gravidanze, sia a seguito di gravidanze e allattamenti, sia dopo la menopausa. Possono riguardare donne magre o normopeso o donne in sovrappeso o evidentemente obese. Le donne giovani possono essere sottoposte all'intervento di mastoplastica riduttiva se non hanno in previsione a breve una gravidanza. Anche dopo la menopausa, se le condizioni di salute sono buone, non ci sono problemi per l'intervento. Sicuramente l'intervento deve essere considerato con grande cautela in caso di obesità che rappresenta uno dei fattori importanti di rischio per gli interventi in genere e può contribuire ad un risultato scadente in considerazione dell'aspetto fisico complessivo della donna.
Premesso che il chirurgo può effettuare sia riduzioni molto modeste sia, al contrario, piuttosto cospicue, è necessario ricordare che l'obiettivo dell'intervento è ottenere mammelle non pesanti al fine di ridurre, in primo luogo, i disturbi tipici della gigantomastia. D'altro canto, però, l'entità della riduzione deve tenere in considerazione l' aspetto fisico della donna al fine di realizzare un risultato armonico con il resto del corpo: una donna alta, robusta con un torace largo dovrà mantenere un seno di buone dimensioni, mentre una donna minuta e magra con un torace stretto starà sicuramente meglio con un seno di minori dimensioni.
Il compito del chirurgo è evidenziare questi differenti aspetti alla donna e realizzare di conseguenza seni diversi a seconda dei casi; il chirurgo deve conoscere le differenti tecniche e scegliere, in base alla propria esperienza, la più adeguata per la singola gigantomastia e per il risultato da ottenere.
La corretta analisi del problema di base, associata ad un'approfondita conoscenza di tutte le tecniche di mastoplastica riduttiva e ad una lunga esperienza nel campo specifico portano alla giusta impostazione e pianificazione con conseguenti buoni risultati
A seconda delle dimensioni iniziali delle mammelle e dell'entità di riduzione prevista, l' intervento comporta cicatrici di estensione variabile: in alcuni casi sono limitate attorno all' areola, in altri si estendono anche dal margine inferiore dell'areola al solco, mentre nei casi più importanti sono presenti anche lungo il solco sottomammario. Ancora una volta, l'esperienza del chirurgo consente di determinare il giusto punto di equilibrio fra estensione e qualità delle cicatrici: è molto meglio avere cicatrici un po' più estese ma di buona qualità, rispetto a cicatrici più limitate ma più evidenti.
Oltre agli esami preoperatori di routine, è bene effettuare un' ecografia o una mammografia a seconda dell' età al fine di escludere eventuali patologie mammarie
L 'intervento viene effettuato in anestesia generale, spesso con il ricovero di una notte, o, a volte, in day surgery senza degenza notturna.
Dal punto di vista delle dimensioni, i risultati sono piuttosto stabili; è importante però sottolineare che possono variare in relazione a future gravidanze ed allattamenti, ad influenza ormonali e a variazioni ponderali cospicue. Le mammelle possono tornare a scendere e ad essere ptosiche in caso di cute anelastica e negli esiti di dimagrimento;
comunque, un certo rilassamento cutaneo è da prevedere col passare del tempo.
E' bene preventivare una settimana di convalescenza che possono essere due in caso di lavoro fisico impegnativo. L'attività fisico sportiva viene opportunamente sospesa per un mese.