FAQ - DOMANDE FREQUENTI

La lipoaspirazione ha indicazione elettiva nel rimodellamento delle lipodistrofie disarmoniche del corpo; non è invece opportuna come trattamento vero e proprio dell'obesità. E' tuttavia importante sottolineare che una persona in soprappeso, ma non obesa, con cuscinetti adiposi evidenti può trarre ugualmente grande beneficio dall'intervento di liposuzione soprattutto se questo comporta la consapevolezza di sottoporsi ad una dieta sia prima che dopo l'operazione. Indubbiamente la lipoaspirazione, anche in casi non ideali, può aiutare a vedersi meglio e può spingere ad abitudini di vita più sane per migliorare ulteriormente il proprio aspetto.

E' molto raro che non ci si riconosca dopo un intervento di rinoplastica correttiva; comunque oggi è possibile elaborare parzialmente le immagini preoperatorie per avere un'idea di quale sarà, seppure con una certa approssimazione, il risultato.

L'intervento di rinoplastica consente di correggere i difetti e le irregolarità della forma e della funzione del naso. Armonizzare il naso per inserirlo correttamente nell'insieme del viso significa realizzare una rinoplastica moderna e ben fatta. Oggi deve essere evitato il cosiddetto "naso chirurgico", il naso cioè che visibilmente è stato modificato. Tenendo presente questo concetto non ci si deve porre il problema di non riconoscersi perché il risultato sarà un naso modificato in modo del tutto naturale.

Un intervento di lipoaspirazione ben eseguito nelle corrette indicazioni dà risultati molto soddisfacenti e stabili. Tuttavia aumenti ponderali importanti possono modificare in parte il risultato anche se i cuscinetti non torneranno più così evidenti come in precedenza.

In un certo numero di casi succede che l'aumento del seno è vissuto in modo tanto naturale da indurre ad un ulteriore intervento. Se l'aumento di volume non va a stonare sull'equilibrio del corpo, è possibile realizzare l'intervento che consiste nell'introduzione di una protesi di maggiori dimensioni (almeno il 25% in più) attraverso la precedente cicatrice allargando la tasca di alloggiamento della protesi già in sede. Generalmente l'intervento è quasi indolore e con un decorso postoperatorio molto rapido.

Non obbligatoriamente; le protesi non hanno una scadenza, anche se non è detto che possano durare per sempre; è necessario sottoporsi a controlli clinici, in particolare dopo un certo numero di anni. Sicuramente è necessaria la sostituzione in caso di rottura della protesi.

La grande maggioranza delle tecniche utilizzate consente di mantenere la possibilità di un allattamento fisiologico e della sensibilità dell'areola. Ovviamente non è possibile garantire che questo avvenga in tutti i casi.

Difficile dare una risposta seria se non si capisce di che cosa si parla. In ogni caso, non è pensabile sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica e, a maggior ragione, ad un lifting nella pausa del pranzo. Anche un lifting parziale e limitato ad un settore definito come le guance o gli zigomi implica delle cicatrici, un certo grado di gonfiore e qualche ematoma: difficile pensare di tornare al lavoro non solo dopo un paio di ore, ma anche dopo un paio di giorni.
Se invece per lifting della pausa pranzo si parla di altre procedure non chirurgiche che ottengono un effetto lifting, come, ad esempio, i cosiddetti "fili" non ci si deve certo aspettare risultati evidenti e soddisfacenti.

La rottura della protesi è evento assai raro se sono state utilizzate protesi di buona qualità. A conferma di ciò, è bene ricordare che alcune ditte, diffuse in tutto il mondo, garantiscono le protesi "a vita" nel senso che si impegnano a sostituire le protesi gratuitamente in caso di rottura.

Le più attuali evoluzioni tecniche consentono effettivamente in un certo numero di casi di ridurre e sollevare il seno attraverso la sola cicatrice areolare. Tuttavia nell'eventualità di grandi riduzioni di volume o di discesa importante del seno è necessario aggiungere una cicatrice che dal margine inferiore dell'areola scende sino al solco sottomammario ed eventualmente una cicatrice orizzontale lungo il solco per poter modellare in modo adeguato il seno. E' bene ricordare che è meglio una cicatrice in più ma di buona qualità su un seno di forma piacevole, che una cicatrice in meno ma di cattiva qualità su un seno distorto.

Non esiste la sede unica ideale per tutti i casi; la scelta dipende dal fisico di base della donna (dimensioni e volume del seno, spessore e distribuzione del grasso sottocutaneo), dall'aumento desiderato, dal tipo di protesi e dalle preferenze del chirurgo.
In definitiva, è il corretto approccio medico-paziente che permette la scelta più opportuna nel singolo caso.

Da qualche tempo sono stati messi in commercio fili sintetici con sporgenze laterali tipo ami che passati sotto alla pelle senza bisogno di incisioni e senza anestesia generale consentirebbero di ottenere un sollevamento del volto. In realtà, questo metodo, indicato peraltro in casi piuttosto iniziali, ha un effetto temporaneo di alcuni mesi e per nulla paragonabile a quello di un intervento chirurgico. Inoltre, molti di questi fili sono in materiale non riassorbibile e rimangono inglobati nei tessuti con rischio di reazioni e di infezioni. Non hanno in definitiva una indicazione fondata nel ringiovanimento e rimodellamento del volto.

Il collo è, insieme alle palpebre, la regione che più risente dell'invecchiamento. Il modellamento del collo consiste nel riposizionamento dei muscoli nella parte anteriore, nel modellamento del grasso nelle parti laterali e nell'asportazione dell'eccesso di pelle con una cicatrice posteriore all'orecchio ed estesa eventualmente nei capelli.

Liposuzione significa letteralmente aspirazione del grasso, liposcultura invece modellamento del grasso. In realtà in entrambi i casi si aspira in modo selettivo il tessuto adiposo in eccesso sino ad ottenere il risultato desiderato. Se è necessario riempire ed aumentare alcune zone depresse si ricorre al cosiddetto lipofilling reiniettando parte del grasso aspirato; in questo caso è forse più appropriato parlare di liposcultura.

La rottura della protesi è evento assai raro se sono state utilizzate protesi di buona qualità. A conferma di ciò, è bene ricordare che alcune ditte, diffuse in tutto il mondo, garantiscono le protesi "a vita" nel senso che si impegnano a sostituire le protesi gratuitamente in caso di rottura.

Se l'indicazione al lifting è corretta, è attualmente possibile ottenere risultati naturali grazie al fatto che non si procede più alla semplice asportazione dell'eccesso cutaneo ma vengono modellate e riposizionate anche le sottostanti strutture adipose e muscolari.

L'unico intervento che può dare risultati per ridurre le caviglie ed evidenziare i polpacci è la lipoaspirazione che comunque deve essere realizzata con cannule molto sottili ed in casi selezionati. Nelle giuste indicazioni i risultati sono molto soddisfacenti.

Non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda. Dipende ovviamente dal tipo di lavoro e dall'intervento effettuato.
Gli interventi al volto richiedono mediamente circa una settimana di convalescenza, anche se un lifting completo necessita di circa 15 giorni prima di riprendere una normale vita sociale e di relazione.
Gli interventi in zone più nascoste (mammelle, addome e gambe) possono consentire anche una ripresa lavorativa più precoce.

È decisamente vero. Il fumo determina una significativa compromissione del microcircolo e della vascolarizzazione della cute e dei tessuti sottocutanei con maggiori possibilità di complicazioni quali la deiscenza parziale delle ferite e l'indurimento dei tessuti sottocutanei, una compromissione nella cicatrizzazione. Questi problemi si manifestano in particolare in caso di interventi di facelift, di mastoplastica riduttiva e di addominoplastica.
Inoltre il fumo comporta un rischio aumentato in caso di anestesia generale.
È pertanto opportuno astenersi o perlomeno ridurre drasticamente il numero di sigarette almeno nel mese precedente l'intervento sapendo anche che il chirurgo potrebbe essere costretto a scegliere una tecnica di intervento diversa da quella abitualmente adottata per cercare di ridurre l'incidenza delle complicazioni.

Purtroppo le cicatrici sono permanenti; compito del chirurgo plastico è porre le cicatrici nelle zone più nascoste al fine di renderle meno visibili. E' inoltre possibile correggere e migliorare cicatrici di cattiva qualità.

E' bene posticipare un intervento di addominoplastica dopo l'ultima gravidanza desiderata in modo da ottenere un risultato più stabile nel tempo.

L'intervento di blefaroplastica tradizionale non modifica lo sguardo; semplicemente ringiovanisce e rinfresca la regione orbitopalpebrale senza che a distanza di tempo si evidenzi che è stato fatto un intervento chirurgico.

Il lipofilling, o lipostrutturazione, consiste nella iniezione del proprio grasso al fine di aumentare il volume. Se eseguito seguendo le tecniche più attuali consente di ottenere risultati significativi e duraturi nelle regioni zigomatiche, temporali e nelle guance. E' necessario sapere che una certa riduzione si verifica nei primi mesi successivi all'intervento e la tecnica può eventualmente necessitare di una successiva seduta integrativa a distanza di 6-12 mesi .

Il trattamento con botulino non dovrebbe essere effettuato più di due volte all'anno, vale a dire ogni sei mesi, per attendere l'eliminazione del farmaco e per evitare interazioni farmacologiche che possono determinare la successiva inefficacia del prodotto con assenza di risultati evidenti.

Il botulino determina l'indebolimento selettivo di alcuni muscoli con conseguente scomparsa o riduzione delle rughe di espressione. L'applicazione a livello della regione frontale consente anche un sollevamento selettivo delle sopracciglia determinando uno sguardo complessivamente più disteso e riposato.

No, l'intervento è possibile e spesso consente anche un certo ringiovanimento del viso grazie al sollevamento della punta.

Le tecniche di mastoplastica riduttiva consentono di ottenere qualsiasi riduzione; in realtà la scelta più opportuna dipende dal fisico della donna (altezza, peso, larghezza delle spalle e dei fianchi). Non esiste pertanto una misura standard di riferimento o di riduzione, ma ogni caso deve essere personalizzato in accordo con il chirurgo.

Sì, attualmente le ricostruzione mammaria è possibile con risultati sempre più soddisfacenti. In modo molto sintetico, la ricostruzione mammaria può essere eseguita introducendo una protesi mammaria dopo avere espanso la cute con una protesi temporanea chiamata espansore che viene riempito progressivamente con soluzione fisiologica fino a raggiungere la distensione della cute sufficiente a contenere una protesi delle dimensioni desiderate. In un certo numero di casi , anche se non sempre, è possibile ricostruire il seno con il tessuto stesso della paziente e non con una protesi di silicone trasferendo nell'area della mastectomia sia cute che tessuto adiposo  prelevati dalla regione sottombelicale, sempre che siano  presenti in eccesso. Ogni tecnica ha i propri vantaggi ed inconvenienti e si rimanda al capitolo specifico relativo alla chirurgia ricostruttiva della mammella per ulteriori informazioni.

Come body contouring s'intende l'applicazione di tecniche chirurgiche che consentono un rimodellamento importante del corpo che può interessare sia il tronco che glia arti. In linea di massima non è opportuno effettuare rimodellamenti così estesi in un unico tempo operatorio. Gli interventi consistono, a seconda dei casi e delle indicazioni, nella liposuzione o liposcultura delle aree interessate e/o nei lifting delle cosce e delle braccia e/o nella lipoaddominoplastica

La tossina botulinica e' impiegata da oltre vent'anni in campo medico per scopi terapeutici (malattie neurologiche, in medicina fisica e riabilitativa, in oftalmologia); in campo estetico viene impiegata gia' dagli anni Ottanta. In letteratura sono disponibili ampi studi clinici sulla sicurezza e l'efficacia a lungo termine della tossina botulinica. I dati pubblicati dimostrano che questo farmaco è sicuro e non ha determinato problemi al momento nemmeno a lungo termine.

Generalmente si consiglia di evitare l'esposizione al sole per alcuni giorni.
Meglio lasciare passare qualche ora per evitare irritazioni.

Nessun rischio per l'udito:l'intervento interessa solamente l'orecchio esterno. Gli occhiali potranno essere indossati anche sopra alla medicazione
 

Con le tecniche più attuali di rimodellamento delle borse palpebrali anche le occhiaie  generalmente migliorano, anche se non è detto che possano scomparire del tutto.

La mini addominoplastica e' un intervento che trova indicazione in presenza di un eccesso cutaneo ed adiposo localizzato essenzialmente nelle regioni sottombelicali. In tali casi l'asportazione dell'eccesso cutaneo adiposo può essere effettuato limitando la cicatrice a quella di un "cesareo"  senza dover trasporre l'ombelico. La miniaddominoplastica trova indicazione anche nei casi particolari di cicatrici retraenti da taglio cesareo che creano uno scalino nella parte inferiore della parete addominale.